Recuperare, trasformare, ricucire I “Loft”

L’intervento è stato realizzato in un sito industriale dismesso, nel quale sorgeva una vecchia cartiera costruita nei primi anni del Novecento, in un contesto urbano caratterizzato dalla presenza di insediamenti residenziali e da alcuni lotti a destinazione industriale-artigianale, prospicienti un asse viario principale del territorio di riferimento.

Nonostante la demolizione della vecchia cartiera, che si è resa necessaria a causa del grave stato di degrado statico conseguente al lungo periodo di abbandono, al suo interno erano presenti interessanti reperti di archeologia industriale, costituiti da macchinari e attrezzature che sono state recuperate, restaurate e riposizionate negli spazi di pertinenza del nuovo complesso.

Dal punto di vista formale, il progetto del nuovo complesso propone un volume edilizio compatto posizionato sul sedime del vecchio opificio, caratterizzato da elementi tipologici e costruttivi ripresi dal manufatto originario, come la copertura a falde tipo shed, con la struttura portante costituita da capriate in ferro che ripropone la tipologia di tetto dei grandi ambienti della vecchia cartiera. Anche la doppia altezza all’interno delle unità immobiliari ha voluto ricreare la sensazione di continuità spaziale che caratterizza generalmente gli edifici dedicati alle attività produttive.

Il complesso si configura come una tipologia a schiera ed è costituito da alloggi con accesso autonomo dotati di un piccolo giardino con posto auto di uso esclusivo.

Il progetto della nuova struttura è stato redatto tenendo presente un’ampia serie di requisiti, legati alla rifunzionalizzazione e alla riqualificazione del luogo, al mantenimento della memoria dell’uso originario, ai temi del comfort ambientale, del risparmio energetico, della flessibilità delle tipologie edilizie.

Un ulteriore importante parametro preso in considerazione, è quello relativo alle esigenze economico-abitative di giovani coppie o dei single individuati come fascia di mercato privilegiata a cui destinare e proporre l’intervento.

In questa chiave, si è scelta la tipologia del loft, che nasce come modalità di riuso di edifici industriali dismessi e nella progettazione delle unità abitative sono stati adottati criteri di flessibilità, per consentire all’acquirente di personalizzare il proprio alloggio attraverso l’aggiunta o lo spostamento di moduli.